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A meno che non si trebbia il grano o si tagli l'erba con metodi orribili e antiquati, la falce è lo strumento di una figura: il feroce mietitore. Proprio come i cereali crescono dopo lo scioglimento delle nevi primaverili, maturano durante l'estate e poi cadono al raccolto ogni autunno, così tutte le vite passano su questa terra.
"Nella vita di un uomo, il suo tempo è solo un momento", scrive Marco Aurelio, "il suo essere un flusso incessante, il suo senso un fioco giunco, il suo corpo una preda di vermi, la sua anima un vortice inquieto, la sua fortuna oscura, la sua fama dubbia.
In breve, tutto ciò che è corpo è come acque correnti, tutto ciò che è dell'anima come sogni e vapori”.
Per alcuni, questa è fonte di paura e preoccupazione, ma per altri è un conforto. Coloro che portano il tatuaggio della falce sanno che tutte le cose devono passare e che, poiché arriva solo una volta, le nostre vite sono le cose più preziose che potremo mai possedere.
Nei Tarocchi, la carta della Morte non è un cattivo presagio come La Torre o Il Diavolo. Invece, segna il completamento di un ciclo e un nuovo inizio. Quando la vita cessa in inverno, rinasce in primavera. Coloro che indossano il tatuaggio della falce credono nella nostra infinita capacità di cambiare, di uccidere ciò che non ci piace dentro di noi e di permettere ai nostri nuovi e migliori sé di nascere.
